Servizi di sicurezza covid
Gli addetti alla sicurezza hanno il compito di tutelare gli individui e preservare la loro sicurezza. Con la recente situazione sanitaria, alle tradizionali mansioni riguardanti la security, si sono aggiunti specifici compiti per la prevenzione dal contagio da Covid-19. Vediamo di che cosa si occupa un servizio di security.
Chi controlla il Green Pass
Con l’introduzione dell’obbligatorietà del Green Pass sul luogo di lavoro dal 15 ottobre 2021, molte aziende o enti privati hanno preferito affidarsi a servizi di sicurezza privata per il controllo del rispetto delle norme per la prevenzione del contagio da Covid-19.
Dunque, in queste situazioni, agli addetti al servizio di security deve essere consegnato un lettore per Green Pass per verificare che gli individui in entrata posseggano un certificato verde in corso di validità. Oltre a ciò è necessario verificare che le mascherine vengano indossate correttamente al chiuso e nelle situazioni in cui non si può garantire il distanziamento gli individui.
La normativa vigente, riguardante la situazione pandemica in atto, prevede che gli addetti al servizio di security compiano controlli sia generalizzati che a campione per verificare il possesso dell’apposita certificazione verde degli individui presenti nell’edificio al quale sono addetti.
Per evitare antipatici equivoci, alcuni datori di lavoro hanno preferito chiedere ai propri dipendenti e collaboratori di comunicare la loro posizione circa il Green Pass, in modo da sapere quanti lavoratori non sarebbero più stati ammessi a causa della mancanza di tale certificazione.
Sanzioni e altri provvedimenti
Nel caso in cui, al momento del controllo del Green Pass, l’addetto al servizio di security dovesse riscontrare la mancanza di tale documento o un’incongruenza circa la sua validità, è necessario che l’individuo in questione venga accompagnato all’uscita.
Inoltre, sono previste salate sanzioni per i dipendenti che si presentano sul luogo di lavoro sprovvisti di certificato verde: si parte da un minimo di 600 euro per arrivare ad un massimo di 1.500 euro. L’entità di tale pagamento dipende dalla natura e dall’entità della trasgressione commessa.
È bene ricordare che sono previste simili sanzioni anche per quei datori di lavoro che non si adoperino per controllare il Green Pass ai propri dipendenti. In questo caso, la quota del pagamento può arrivare ad un massimo di 1.000 euro – con un minimo di 400.
Oltre a questa tipologia di sanzione, i datori di lavoro possono aggiungere ulteriori provvedimenti nei confronti di coloro che esibiscono il Green Pass quando richiesto. Tra i principali accorgimenti, ricordiamo i seguenti:
- sospensione della retribuzione;
- sanzioni disciplinari;
- provvedimenti aggiuntivi che dipendono dal regolamento interno delle aziende.
Tali sanzioni, sia per i datori di lavoro sia per i dipendenti sprovvisti di certificato verde, vengono stabilite e irrogate dalla Prefettura. Tuttavia, prima di procedere con la somministrazione di questa multa, i Prefetti sono incaricati di verificare la situazione riscontrata dal servizio di security.
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